martedì 20 novembre 2012

Prega Dio e fotti il prossimo...


Eh si, ci si abitua a tutto, anche al degrado!
Bisognerebbe fare uno studio approfondito per spiegare il perché gli Italiani abbiano un rapporto controverso con l'igiene.
Se infatti hanno un'ossessione maniacale nei confronti delle loro abitazioni, (che sono sempre pulite e tirate a lucido), sembrano invece non avere alcun interesse verso lo stato delle loro città e dell'ambiente in generale.
Tutto quello che accade al di fuori della propria casa sembra non interessare gli Italiani. Ogni sfregio, immondezzaio, abusivismo, e gesto incivile sembra lecito o normale ai figli di Dante e Botticelli.
Dall'altro lato, si citano spesso i popoli del Nord Europa, che hanno città pulite ed ecosistemi protetti, a fronte di case non sempre brillanti.

Su questo si potrebbero aprire innumerevoli dibattiti, ma amo sempre partire dallo spunto che mi diede anni fa un mio amico Olandese, lui notò che in Occidente, i paesi che arrancavano erano sempre quelli latini, e quindi Cattolici.
Che possa essere vero?
Che il classico: “prega Dio e fotti il prossimo”, sia più radicato di quel che si pensa?
Del resto questo atteggiamento è sempre presente nei Cattolici. Il rapporto duale fra uomo e Dio è esclusivo. Non importano gli altri, io devo dimostrare di essere il fedele e il più devoto e questo a discapito del prossimo.
Sembra che nessuno abbia ben chiaro che, in una scala di azioni per assicurarsi il paradiso, ha più valore rispettare il prossimo e tutto il creato di Dio, che venerare Dio stesso.
Che vale battersi il petto in chiesa se poi una volta fuori distruggiamo il mondo che Dio stesso ci ha donato?
Rispettare il prossimo non è forse il gesto civile, e Cristiano, più alto che possiamo fare? Il rispetto non passa anche attraverso l'amore per chi è diverso, come ad esempio quegli immigrati che da anni raggiungono l'Italia in cerca di aiuto e che noi spesso dipingiamo come l'origine di alcuni mali della nostra società? O forse a Dio non interessano quei disperati? Secondo voi a Dio interessa solo che ogni domenica un nugolo di fedeli in pelliccia vadano a farsi il segno della croce? Proprio no, non credo. Se io fossi credente penserei che l'immigrato che chiede l'elemosina fuori da una chiesa sia una prova che ci manda il Signore, giusto per capire se poi, alla fine della messa, siamo davvero così caritatevoli come il buon samaritano.
E fra un Ateo onesto, ed un cristiano disonesto, chi salviamo?

Realtà opposta si ha in quei paesi protestanti, che grazie a Lutero, hanno cambiato la visione del rapporto uomo-Dio. Dove il rispetto verso il prossimo (e quindi per riflesso verso Dio) passa anche attraverso la cura per la città (ed in generale sullo sviluppo della società), perché è lì che vivono i nostri simili, ed è lì che si dimostra l'essere o meno buoni Cristiani.
Tutto quello che accade fra le mura di casa ha un valore intimo, e quindi esclusivo con Dio. Perché è in casa che noi non abbiamo occhi che ci scrutano, eccetto quelli del Signore.

Possiamo allora parlare di un atteggiamento Latino-Cattolico che ha plasmato anche il nostro modo di vivere le città?

Ora, mettiamo da parte questa premessa, che di certo non farà piacere a chi non si rivede in questa descrizione: resta però il fatto che la sporcizia ci circonda, e nessuno sembra farci più caso.
Ci siamo abituati all'orrore!
Ma vi prego di aprire gli occhi quando uscite di casa. Provate a guardare la Città con uno sguardo critico, come se voi veniste da un posto qualsiasi che non sia il nostro martoriato Meridione.
Vedete i ciuffi di erbacce che crescono ai bordi delle strade? Vedete l'asfalto pieno di buche? Vedete la spazzatura che ha invaso ormai non solo ogni angolo della città, ma anche le campagne? Sembra difficile non trovare la maledetta plastica!
Vedete i marciapiedi sconnessi? I monumenti invasi da scritte? I palazzi del centro che stanno per cadere?
Ma vedete anche le macchine grosse e lucide e la gente vestita in maniera elegante. Vedete anche chi parcheggia in doppia fila per andare a comprare il pane fregandosene si arrecare un danno al prossimo (i figli di Dio per intenderci), per un puro tornaconto personale?
Vedete l'orrore che ci circonda? O vi siete abituati anche a questo?
Abituati a tutto!
Vediamo il nostro mondo andare a pezzi, il nostro futuro scomparire, e crediamo che basti andare a messa la domenica per guadagnarci il regno dei cieli.
Eppure, come nella parabola dei talenti, il ricco signore punì il servo che non aveva messo a frutto i denari che gli erano stati affidati.
Anche in questo caso, Dio, punirebbe noi tutti per non aver rispettato il pianeta che lui con tanto amore ci aveva donato per farne la nostra casa.

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