Cos'è allora che affligge la
nostra città ed in parte tutto il nostro Paese? Com'è possibile che l'Italia si
sia ridotta così male e che al Sud il progresso atteso da 150'anni non è mai
arrivato?
Cos'è che un occhio attento
arrivato in Sicilia (ed in Italia) nota subito?
La totale mancanza di cultura. Ma
per cultura non intendo quella classica che si impara a scuola, quella infatti
sono anni ormai che non la insegnano più, per cultura intendo tutte le
conoscenze necessarie per far bene il proprio lavoro.
Ogni ambito ha una cultura:
quella imprenditoriale, turistica, della ristorazione, etc..., piccoli dettami
che suggeriscono a chi decide di intraprendere una professione di svolgerla al
meglio.
Purtroppo così non è. A
Caltanissetta, come in molte altre zone del meridione, i lavori si improvvisano
ma non si imparano ed insegnano.
Sono davvero pochi, ad esempio, i
ristoranti dove mangiare è un piacere, trovare personale competente e capace è
quasi impossibile, i camerieri ai tavoli spesso non sono altro che ragazzi in
jeans e maglietta che nulla sanno del lavoro che stanno svolgendo. Ma la colpa
non è loro, ma di quegli ignoranti che si improvvisano imprenditori e che poi,
come tutti gli ignoranti, hanno l'arroganza e la maleducazione che li
contraddistinguono.
I Siciliani sono famosi per la
loro ospitalità, ma francamente, avendo viaggiato tanto, posso dirvi che di
ospitale qui c'è poco. Sono pochi i negozi dove si è accolti con un sorriso e
con professionalità, il servizio è sempre scandente per poi non parlare della
nota dolente, i WC. Ma i ristoratori non sono anche loro esseri umani? Come si
possono avere servizi igienici sporchi e senza carta o sapone? Bagni che
ricordano quelli delle stazioni e che nulla hanno a che vedere con il concetto
di ristorazione. Credetemi, il WC è sempre un buon punto di partenza per capire
quanto di professionale ci sia nel ristorante o bar dove siamo capitati.
Ma la cultura non manca solo
nella ristorazione. Prendiamo il rapporto che hanno le imprese con la
pubblicità, io lo definirei meraviglioso. Per non investire qualche migliaio di
euro in un progetto pubblicitario a lunga scadenza (ad esempio nel 2013 investo
2000€ per la pubblicità), si affidano all'amico dell'amico, che gli farà un
lavoro scadente al prezzo minore, ma ovviamente essendo ignorante il
commerciante non bada alla qualità ma al fatto che quel volantino o sito web
gli sia costato due soldi. Poi li vedi piangere perché la loro impresa va male,
come se i clienti venissero ad acquistare in quel posto attratti chissà da
cosa, forse dai profumi del loro Wc.
Ma la cultura manca in tutto, e
non potevo non parlare di chi ci amministra, ignoranti al soldo dei potenti,
incapaci anche loro di un progetto a lunga scadenza che possa far migliorare
questa città nel lungo periodo. Caltanissetta è così da sempre, e la colpa è
anche da attribuire a tutti quegli incapaci che noi cittadini abbiamo messo a
governarci.
La cultura è l'arma più forte,
essere competenti e preparati, sapere come gestire al meglio un'attività
commerciale o la cosa pubblica, tutto è legato al Sapere.
Ma nella dittatura mediatica
voluta da Berlusconi, ignoranti ed innocui è il requisito base per potersi
definire Italiani. Non importa quanto tu sia bravo o preparato, ci sarà sempre
un raccomandato “figlio di” o “amico di” che prenderà un posto dirigenziale. E
quando ignoranti/raccomandati si ritrovano a guidare l'aereo, è inevitabile che
tutto caschi, perché loro stessi non si rendono conto di come va gestita la
cosa pubblica. Manca la cultura del verde, dell'amore per le città ed il
patrimonio, manca la cultura della cultura, l'amore per i libri e per il bello.
Questo tempo è il trionfo dell'ignoranza e dell'arroganza, e molti ancora non
lo capiscono perché appunto ignoranti.
Il mio non è populismo,
dovrebbero essere gli Italiani ad aprire gli occhi, a viaggiare a documentarsi,
per vedere quanto questo paese sia alla deriva, e di come ad intere generazioni
il futuro sia stato negato. Ma è inutile cercare di far vedere la luce a chi
adesso sta guardando Maria De Filippi e si appresta ogni domenica a celebrare
uno dei principali strumenti di controllo di massa, il calcio.
Continuate a dormire...