lunedì 10 marzo 2014

Nel bene e nel male

Oggi a pranzo mio fratello mi ha raccontato la favola moderna di un tale Sixto Rodriguez, un musicista "fallito" che decide di abbandonare la musica dopo il suo secondo album e di trovarsi un lavoro come tanti, erano i primi anni '70. Ma nel frattempo, a insaputa sua e di tutto il mondo musicale Statunitense, i suoi 2 album vendono più di mezzo milione di copie in Sudafrica, paese dove la sua fama supera quella di Elvis e dove lo credono tutti morto. Così un giorno, alla fine degli anni '90, due suoi fan decidono di mettersi alla ricerca di questo "fantasma", e dopo diversi buchi nell'acqua finalmente lo trovano, lo mettono in un aereo e al suo arrivo a Città del Capo viene acclamato da un intera nazione per ritrovarsi poi a suonare davanti a migliaia di persone. 
Un semplice operaio, un uomo che credeva di aver fallito, era diventato un profeta in un paese che lo credeva morto. 
Una storia incredibile, una favola moderna dove cenerentola questa volta è un operaio le cui canzoni lasciano sbigottiti e fanno capire come spesso la vita è buffa, perché da un lato ti frega e dall'altro ti omaggia. 
Davvero contorta questa vicenda, ti lascia l'amaro, perchè pensi a quanto ancora questo artista avrebbe scritto se il mercato musicale non l'avesse scaricato, ma anche a come sia bello che adesso Sixto stia recuperando il tempo perduto, portando in giro i suoi due album come a voler riprendere il discorso dal punto esatto in cui lo aveva interrotto. 
La vita da, la vita toglie. E spesso non ci rendiamo quanto una nostra azione possa mostrare i suoi frutti a distanza di anni, lentamente cova, matura, prepara il terreno e poi all'improvviso fiorisce. 
Perchè il tempo è relativo, nel bene e nel male, il tempo non sempre ti da subito quel che meriti, ma vuol farti aspettare, come a voler vedere cosa sei diventato per meritarti il dovuto, nel bene e nel male.