Chiacchierando mi è capitato di
imbattersi sulla domanda su “quale fosse la più grande invenzione del secolo”.
C’è chi sostiene internet, chi
dice il telefonino (con la sua evoluzione in smartphone), chi parla dell’aereo
o del motore a scoppio. Ognuno, come è giusto che sia, ha la sua teoria, ed
anche io, che ci crediate o no, ho la mia.
La volete sapere? Tenetevi forte
e legatevi alle sedie… secondo il mio modesto parere l’invenzione del secolo è
la lampadina!
Si, proprio lei, quel piccolo
oggetto che utilizziamo ogni giorno e che al di là della sua luce, non è
appariscente come un razzo o multitasking come un computer, eppure credo che
più di ogni altro oggetto abbia contribuito a cambiare radicalmente le nostre
vite.
Ormai per noi è infatti assodato
che l’illuminazione sia presente in ogni nostro momento, eppure fino a cento
anni fa (ed ancora oggi in molte parti del pianeta) non era così.
Immaginate come doveva essere il
mondo prima della lampadina: i ritmi delle giornate erano molto diversi da
quelli di ora, perché direttamente collegati al ciclo del sole. Ci si svegliava
all’alba per sfruttare ogni istante di luce, e la sera ci si rinchiudeva a casa
subito dopo il tramonto. Anche nelle abitazioni, con le sole candele o lampade
a petrolio non doveva essere il massimo del confort. Ma il cambiamento radicale
si è avuto nell’utilizzo della città come nuovo luogo da vivere. Se prima
infatti al calare del sole ci si rinchiudeva nelle case perché uscire era
pericoloso, una volta avuta l’illuminazione pubblica, la città acquistava un
nuovo volto. La notte poteva essere vissuta e scoperta come mai prima di
allora, anche le giornate diventavano più lunghe, perché ogni cosa aveva un suo
proseguo grazie alla lampadina. Avete mai immaginato a come sarebbero le nostre
città senza illuminazione pubblica? Tutte le strade immerse nel buio… provate
voi a fare un giro per le vie del centro storico senza vedere ad un palmo dal
naso.
Usi e costumi sono così cambiati
radicalmente, è cambiato all’improvviso la vita di milioni di persone, un lungo
corso durato millenni che adesso vedeva in questa piccola e semplice invenzione
il totale ribaltamento del vissuto. Pensate anche a quanti lavori si sono
creati grazie al nuovo stile di vita, e al poter portare la luce in luoghi fino
ad allora immersi dell’oscurità.
Tutto il resto è venuto da sé,
l’era dell’elettronica che ha soppiantato la rivoluzione industriale è forse
nata proprio da quella luce al tungsteno che ha illuminato il ‘900, nel bene e
nel male, portandoci fino a qui.
Luciano Zaami