domenica 5 aprile 2020

Senza Evoluzione non ci sarà una vera Rivoluzione

Il termine “rivoluzione” è una parola amata, ed abusata da tutti, sia a destra che a sinistra, nessuno sfugge al suo fascino, nessuno può fare a meno di invocarla come promessa in un’eventuale successo politico o di qualsiasi altro grandioso passo che si sta per compiere in un determinato ambito.
Si elegge un nuovo direttore? Sarà una rivoluzione! Viene lanciato sul mercato un nuovo dispositivo? Ovviamente siamo davanti ad un prodotto rivoluzionario!
Arriva una rivoluzione? Allora è il caso di dire che sarà proprio una rivoluzione!

Personalmente però non amo molto questo termine, basterebbe riflettere un attimo sul significato della parola stessa per dissociarsene immediatamente.
Scientificamente, Il moto di rivoluzione è il movimento che un pianeta o un altro corpo celeste compie attorno a un centro di massa.
In pratica è il tempo che impiega un pianeta a tornare al punto di partenza, di solito, per convenzione, a questo tempo abbiamo dato il nome di "anno".
Vista così, la rivoluzione non ci fa proprio una bella figura, produrre una tale energia per poi ritrovarsi sempre allo stesso posto non può essere considerato un successo. E di fatto, almeno nella storia, tutto quello che noi definiamo come "rivoluzione", è stato solo un cambio di vertice repentino senza passare dai normali strumenti democratici.
Di solito questi moti popolari sono terminati con il restaurarsi dei vecchi sistemi, o con la creazione di nuovi equilibri non dissimili dai precedenti.
Dunque, ormai, credo che il termine rivoluzione vada messo in soffitta per un po' di tempo, per lasciare spazio a nuovi modelli di sviluppo ed a parole che diano nuovo senso alle nostre azioni. Concetti semplici che però illuminino le menti, segnando nuovi approcci a problemi antichi.
Ormai è da tempo che nella mia mente ruota una sola fortissima parola: EVOLUZIONE! Perché è questo che credo manchi alla nostra società, una evoluzione che porti all'abbandono di vecchi modelli in favore di nuovi. Evoluzione spirituale ed interiore, ciò che porta un uomo ad elevarsi costantemente, a non essere mai lo stesso di ieri, e a non aver paura di cambiare pelle. Perché diciamoci la verità, la gente ha paura di cambiare, ha paura di abbandonare le sue certezze, benché false e ormai fallimentari, l'essere umano preferirà sempre una rivoluzione ad una evoluzione, fa parte della sua natura, del suo ripetere la storia mille e altre mille volte ancora, pur di non fare un salto nel buio ed evolversi.
Spesso penso che l'essere umano debba anche ancora progredire dal punto di vista fisico e soprattutto celebrare. Certi atteggiamenti primitivi, come l'odio, l'invidia, la paura e la conseguente aggressività, sono tutti retaggi che influenzano fortemente il nostro presente, retaggi che impediscono lo sviluppo e l'evoluzione del genere umano.
Finché non saliremo un nuovo gradino nella scala evolutiva non potremo aspettarci nulla di nuovo dal mondo in cui viviamo. 
Evolversi per migliorare e sopravvivere, ecco a cosa dobbiamo ambire. 
Anche in politica è la stessa cosa, il nostro paese non ha bisogno di rivoluzioni, ma di evolvere un sistema ormai fermo da decenni, di innovare, di sviluppare, di accrescersi. 
Le rivoluzioni hanno portato solo milioni di morti, ma l'evoluzione ci ha dato il progresso e tutto quello che ne consegue.
Forse è questo il motivo per cui non amo ripetere sempre gli stessi schemi nella mia vita, voglio sempre provare cose nuove, fuggire alla monotonia ed al ristagno della vita quotidiana.
Alzare l’asticella per poi superare i propri limiti è un esercizio che dovremmo compiere quotidianamente, per migrare dal concetto rivoluzionario a quello evolutivo.
Non provarci sarebbe da folli, o forse, solo da rivoluzionari!

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